Dickies non è soltanto un brand d'abbigliamento, poiché rientra, a pieno titolo, tra le icone della storia della moda.
Ciò che lo ha contraddistinto, dal 1918 fino a oggi, è stata la capacità di trasformare gli abiti in stile di vita: agli esordi, quello degli operai e dei soldati; negli anni '90 quello degli esponenti della controcultura hip-hop e rap e, in seguito, il grunge, il punk e, soprattutto, la way of life degli skaters.
Fondata in Texas dal Colonnello Dickie e dal cugino Williamson, come fabbrica di abbigliamento da lavoro, la Dickies raggiunse l'apice del successo quando fu selezionata come fornitore ufficiale delle uniformi dell'esercito americano, durante la II Guerra Mondiale.
Da quel momento, prese il via una storia che perdura ancora oggi. L'abbigliamento firmato Dickies, infatti, ha saputo trasformare la salopette e i pantaloni da lavoro, in articoli di abbigliamento per la vita di tutti i giorni, facendoli diventare, infine, icone dello streetwear e della moda underground.
Il brand dal logo a forma di collare per buoi (che molti credono, erroneamente, un ferro di cavallo) famoso in tutto il mondo, ha rivisitato, negli oltre 100 anni di produzione, i tagli regolari delle tute da lavoro, trasformandole in salopette cool; ricercando le composizioni tessili più resistenti all'usura e alle macchie, che oggi si inseriscono in politiche aziendali votate all'ideale dell'ecosostenibilità.
Pantaloni iconici, camicie e giacche, shorts e bermuda, contraddistinti dalle tipiche cuciture nascoste antistrappo, per uomo, donna e unisex, sono diventati, nel tempo, capi must-have, simbolo di personalità anti-conformiste.
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