'La memoria rende liberi - La vita interrotta di una bambina nella Shoah', edito per la prima volta da BUR nel 2015, nasce dalla testimonianza autobiografica di Liliana Segre e dalla penna di Enrico Mentana, che si è fatto carico di raccogliere ed elaborare in circa 200 pagine una serie di immagini forti che la nostra società non può permettersi di dimenticare.
Corre l'anno 1938 in Italia quando le leggi razziali fasciste sconvolgono l'infanzia di Liliana. A soli otto anni è ritenuta colpevole di appartenere alla "razza ebraica", e per questo viene espulsa da scuola e rifiutata con violenza da una società che la identifica come nemico. Nell'indifferenza delle sue amiche che guardano dall'altra parte, Liliana è costretta prima a nascondersi e poi a fuggire, fino a imbattersi nella tragedia del destino che condurrà sia lei che suo padre dietro i cancelli di Auschwitz. Da quel luogo infernale farà ritorno da sola, segnata in maniera indelebile da un dolore così grande da averlo taciuto per trent'anni prima di trovare la forza di confrontarsi con esso affinché faccia da monito alle generazioni future.